Due per una
Traduzione, cura e postfazione di Natalie Malinin
Tre racconti di tre autrici russe fra le più note e apprezzate in questi anni: Il violino di Rotschild di I. Grekova, ironico omaggio all’omonimo racconto di Checov, Due per una di Galina Scerbakova e La bestia di Ljudmila Ulickaja. Oscillando tra il fantastico e il reale, la nuova prosa femminile russa ripropone la via dei classici in una società allo sfascio, ma liberata dalla continua censura come dall’autocensura. Ancor più degli scrittori, le scrittrici sembrano rifuggire dai grandi temi epici e tendono piuttosto a conservare e trasmettere quella che viene definita “la memoria del quotidiano storico”, soprattutto grazie alla forma tradizionale del racconto, i cui protagonisti, svanite le certezze totalizzanti e i punti di riferimento, disincantati o addirittura cinici, oppressi dal ricordo del recente passato, spesso patetici, sono comunque decisi a sopravvivere in una società, ormai allo sbando e senza eroi, dove il vecchio scompare definitivamente e il nuovo stenta ad apparire con mille contraddizioni e difficoltà. I grandi ideali e i profondi sentimenti, che hanno sempre guidato i protagonisti dei classici russi, svaniscono in dissolvenza per lasciare la scena a personaggi semplici, anche banali, spesso perdenti, che tuttavia non disperano di avere diritto a una vita migliore.
Informazioni aggiuntive
- anno: 2000
- numero collana: 12
- pagine: 88
- ISBN: 978-88-86780-35-3
- prezzo: € 10,00
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I. Grekova, Galina Scerbakova, Ljudmila Ulichaja
Elena Ventcel', pseudonimo I.Grekova (i greco), matematica, docente universitaria, cominciò a scrivere agli inizi degli anni Settanta. Le sue opere sono state tradotte in diverse lingue; in Italia, presso Sellerio, è uscito nel 1986 Parrucchiere per signora. Galina Scerbakova, già insegnante e giornalista, oggi si dedica pienamente alla scrittura. E' una delle voci più interessanti nel panorama letterario russo dell'ultimo decennio del Novecento. Con questo racconto, che dà il titolo all'intera raccolta, viene tradotta per la prima volta in italiano. Ljudmila Ulickaja, approdata alla letteratura dopo un'esperienza, con la laurea in genetica, in un istituto di ricerca, gode di un vasto riconoscimento sia in Russia che all'estero. In Italia sono apparse le seguenti sue opere: Bron'ka nel volume Rose di Russia (Edizioni e/o, 1995), Sonja (Edizioni e/o, 1997), La figlia di Buchara (Edizioni e/o, 1998) e Medea (Einaudi, 2000).