Erodiade e Gesù
Iriti misterici, antiche forme di culto, nate nel medio e vicino Oriente, fiorite poi in tutto l’Impero romano, e un riesame secondo una sua personale chiave di lettura dei Libri Storici dell’Antico Testamento: queste le vie seguite dall’autrice per approdare a un’insolita interpretazione della vita e della predicazione di un giovane profeta tanto “misterioso” e storicamente sfuggente quanto Gesù il Nazareno.Da molti anni ormai le studiose di storia delle donne sanno quanta luce le vicende delle divinità femminili in cielo gettino sulla realtà sociale dei rapporti fra i sessi in terra. Il loro lavoro era stato, nei primi tempi, ostacolato dalla cultura maschile fornita di maggiori strumenti di conoscenza. Oggi non è più così. E però l’ipoteca fideistica grava ancora sulla parte di territorio del divino occupata dalle religioni monoteistiche, in particolare, per quanto attiene a questo testo, sull’Antico e Nuovo Testamento. Inoltrarsi in tale territorio è stato per l’autrice un impegno non facile, stimolato però dal continuo stupore di fronte alla vastità e varietà del paesaggio che le andava via via comparendo davanti. E’ stato un viaggio, a prescindere dalla maggiore o minore validità delle sue tesi, meritevole le mille volte di essere intrapreso e l’esortazione alle lettrici e ai lettori a seguirlo è sincera.
Informazioni aggiuntive
- anno: 1998
- numero collana: 4
- pagine:101
- ISBN:978-88-86780-19-3
- prezzo:€ 8,00
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Giuliana Pistoso
Giuliana Bonardi Pistoso (1923 - 2005), è nata e vissuta a Verona; ha collaborato a lungo con alcuni settimanali Rizzoli, poi con una collana di studi storici Mondadori pubblicando diversi testi: Grandi regine, Donne qualunque nel tempo, Robespierre, la coscienza della Rivoluzione, La Comune di Parigi e altri ancora. Nel 1983 ha fondato la rivista di studi epigrafici e linguistici sul Vicino Oriente Antico "SEL", diventata uno dei periodici scientifici di maggior prestigio internazionale. Sempre nel 1983 ha scritto e pubblicato le Confessioni di una piccola italiana. Per la sua casa editrice, la Essedue, ha diretto in particolare una collana di scrittura femminile dalle scelte sempre raffinate e spesso anticipatrici, ne sono esempio i racconti di Elizabeth Bowen, le poesie e i diari di GertrudKolmar, le Lettere d'amore di Mary Wollstonecraft, L'infinito singolare di Patrizia Violi. Nel 1994 ha scritto la pièce teatrale Un uomo chiamato Robespierre. Con le edizioni Tufani ha già pubblicato la raccolta di racconti Storie inquiete e disorientate (1996), seguito ideale delle Confessioni di una piccola italiana.